La vera follia, quella riconosciuta, certificata, viene affrontata dai medici che seriamente e a livello professionale si occupano di questo.
Mi sembra invece che il problema "borderline" di fantasmi e follie quotidiane che albergano le menti di persone assolutamente normali e anche ben considerate nel tessuto sociale siano il vero problema.
Il punto è che talvolta chi non vuole affrontare le proprie frustrazioni trova semplice buttare addosso agli altri sensi di colpa, trova facile manipolare le persone che stanno loro vicino.
Con la scusa di stare male le persone che utilizzano il proprio malessere per manipolare chi gli sta vicino sono più di quelle che immaginiamo.
Cogliere i segnali deboli del modo di essere di chi ci sta intorno forse potrebbe evitare che i conflitti e i "deliri autorizzati" sfociassero in vere e proprie guerre.
E' del confine sfumato fra ragione e sragione il terreno del saggio di Erasmo da Rotterdam: non è filosofia ma quotidiano modo di essere di chi non si rende consapevole del proprio malessere.
"Se piaci a te stesso, se ti ammiri, questo è proprio il colmo della follia; ma d'altra parte, dispiacendo a te stesso, che cosa potresti fare di bello, di gradevole, di nobile?"
Questo diceva Erasmo....
diffidiamo di chi butta le proprie frustrazioni addosso agli altri....
Non giustificate chi, non piacendo a se stesso....cerca colpevoli intorno a sè....
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